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La storia

Cane all'autolavaggio, legato e lavato con la lancia ad alta pressione. Il proprietario denunciato per maltrattamenti

Julie Mary Marini

27 Agosto 2025, 13:49

Cane all'autolavaggio, legato e lavato con la lancia ad alta pressione. Il proprietario denunciato per maltrattamento

L'uomo mentre "lava" il suo cane

Ha scelto un autolavaggio per fare il bagnetto al suo cane di piccola taglia. Nei video diffusi dai carabinieri forestali si vede l’uomo legare il cane alla sbarra distanziatrice del box lavaggio, insaponare l’animale e poi risciacquarlo con la lancia ad alta pressione, utilizzata normalmente per le vetture. Una modalità pericolosa e crudele: il getto potente può causare ferite, oltre che uno stress acuto per l’animale. L’uomo, denunciato per maltrattamenti, si trova ora ad affrontare le conseguenze penali previste dalla nuova legge Brambilla, entrata in vigore a luglio 2025, che ha inasprito le pene per il maltrattamento e l’abbandono. E chiunque abbia un pizzico di coscienza, si augura che la pena sia severa. L'episodio di Biella è soltanto l'ennesimo caso di maltrattamento di animali, un fenomeno purtroppo quotidiano spesso frutto di ignoranza, superficialità o volontà crudeli. 

Nell'infinita collezione di episodi assurdi, ce ne sono alcuni recenti da far accapponare la pelle. In Lombardia, un episodio ha coinvolto un agricoltore che teneva decine di cani in condizioni igienico-sanitarie indegne, senza adeguato spazio e con alimentazione insufficiente, affinché fungessero da guardiani per l’azienda. Le salme di alcuni animali abbandonati sono state ritrovate tra i rovi. Le forze dell’ordine sono intervenute per sequestrare gli animali e denunciare il proprietario.

Alcuni casi assurdi che raccontano il lato più oscuro dei rapporti tra uomo e animale in Italia.Oltre ai casi di incuria più noti, purtroppo si manifestano comportamenti talmente paradossali da far riflettere sull’effettiva consapevolezza del valore della vita animale. In Emilia Romagna un giovane è stato denunciato per aver spruzzato vernice nera su un gatto randagio nel tentativo di “renderlo invisibile” agli altri animali. Il gesto ha causato rischi per la salute del micio. Il bagno chimico per cani a Napoli: sotto un ponte cittadino alcuni proprietari disperati hanno cercato di pulire i propri cani con detergenti industriali non adatti, suscitando proteste e interventi delle associazioni animaliste per evitare che venissero avvelenati o ustionati. In tutte le regioni si continua a registrare il fenomeno dell’abbandono di cuccioli in zone periferiche e la conseguente crudeltà di chi, gratuitamente, maltratta o uccide questi innocenti.

In molte zone, soprattutto quelle meno urbanizzate o economicamente più disagiate, permangono difficoltà nel monitoraggio, mancanza di risorse per gli interventi e talvolta anche sensibilità carente tra gli abitanti. I maltrattamenti nascono spesso da ignoranza e superficialità: molti proprietari sottovalutano i bisogni degli animali, considerandoli oggetti o accessori da gestire a proprio piacimento. Chiunque sia testimone di un possibile maltrattamento può rivolgersi alle forze dell’ordine (carabinieri forestali, polizia locale) o alle associazioni operanti sul territorio, in modo da fornire segnalazioni e materiale documentale.

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