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Arezzo

Vigili del fuoco uccisi dal tumore al cervello, il governo esprime solidarietà e promette ricerche e chiarezza

Sara Polvani

13 Settembre 2025, 08:12

I familiari dei vigili morti

I vigili del fuoco uccisi dal tumore e i familiari in un precedente incontro

Giornata aretina per il sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, Emanuele Prisco, che, in Prefettura, ha incontrato i rappresentanti della consulta orafa e ha fatto visita al comando provinciale dei vigili del fuoco di Arezzo. Ad accompagnarlo il capo del Corpo nazionale, Eros Mannino, il direttore centrale per le Risorse umane, l’ex prefetto di Arezzo Maddalena De Luca, e il direttore regionale dei vigili del fuoco della Toscana, Marco Frezza. Presenti il prefetto di Arezzo, Clemente Di Nuzzo, e i sindaci dei territori nei quali sono presenti sedi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Nella sede di via degli Accolti il sottosegretario Prisco è stato accolto dal comandante Fabrizio Baglioni e da una rappresentanza d’onore del personale operativo.

Nel corso della visita, Prisco ha incontrato i familiari dei vigili del fuoco scomparsi a causa del glioblastoma, ribadendo l’impegno del Governo sul fronte della ricerca scientifica e sottolineando come gli studi in corso sugli effetti dei Pfas stiano proseguendo con attenzione e rigore anche per garantire ai vigili del fuoco di lavorare in sicurezza. Tre vigili del fuoco che avevano prestato servizio ad Arezzo, Mario Marraghini, Maurizio Ponti e Antonio Ralli, sono deceduti quando erano in pensione o stavano per andarci, rispettivamente a 64, 59 e 68 anni, tra l’ottobre 2022 e il dicembre 2023. Identica la diagnosi: glioblastoma di IV grado. Un quarto vigile del fuoco, Roberto Parlascino, di Spoleto, venuto a mancare il 27 marzo 2023 a 58 anni, si era ammalato nel dicembre 2014. Per un periodo aveva lavorato al distaccamento di Bibbiena prima del trasferimento in Umbria.

“Ci hanno espresso la loro vicinanza - commenta Matteo Ralli, figlio del vigile del fuoco Antonio Ralli - Abbiamo apprezzato la solidarietà. Ci hanno promesso azioni di tutela e prevenzione, che è quello per cui ci stiamo battendo. E’ stato un incontro breve, istituzionale. Ripartiamo da qui e andiamo avanti. Si sono impegnati a monitorare la situazione, a implementare le azioni di prevenzione. Vediamo cosa succederà nei prossimi mesi. Sono sicuramente misure che richiedono tempo. I tempi degli screening nessuno li sa. Siamo tutti in attesa. Speriamo che possano scaturire azioni volte a tutelare i vigili del fuoco”.

“Siamo stati invitati all’incontro dal comandante di Arezzo, che vorrei ringraziare - aggiunge Alessio Marraghini, figlio del vigile del fuoco Mario Marraghini - Non abbiamo avuto novità riguardo agli screening. Al momento sono in stato d’indagine. Abbiamo avuto rassicurazioni che tutto ciò che è in loro potere sarà fatto. La nostra associazione, che abbiamo fondato nei mesi scorsi, si chiama Salute e prevenzione per i vigili del fuoco: divulghiamo informazioni e notizie per la decontaminazione che pensiamo sia una chiave per la tutela della salute. Siamo in attesa degli sviluppi. Prisco, Mannino, De Luca e Baglioni sono stati estremamente aperti nei nostri confronti, hanno espresso la loro solidarietà”.

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