Sicurezza
Truffe telefoniche sempre più frequenti
Le truffe telefoniche sono ormai quasi inflazionate. L'ultima tecnica che sta crescendo in maniera esponenziale è quella delle chiamate fraudolente con l'uso della tecnica dello spoofing, ovvero la falsificazione del numero chiamante. Questa pratica consente ai truffatori di far apparire la telefonata come proveniente da numeri italiani affidabili, spesso spacciandosi per aziende note con l’obiettivo di ingannare gli utenti e sottrarre dati personali o denaro. Spesso viene utilizzato il nome di Enel Energia per cercare di beffare l'utente.
In pratica il numero di telefono reale viene mascherato con uno falso, spesso generato ad hoc e non richiamabile, per apparire come una chiamata legittima. Nel 97% dei casi, le chiamate fraudolente provengono da numeri inesistenti, rendendo difficile la tracciabilità e la possibilità di difendersi. I truffatori si presentano come operatori di aziende affidabili, come Enel Energia o altre imprese, per indurre i clienti a fornire dati sensibili o effettuare pagamenti immediati su conti correnti o tramite QR code.
Enel Energia ha lanciato una campagna di sensibilizzazione rivolta ai propri clienti con il messaggio: "La tua sicurezza è importante per noi, per questo vogliamo aiutarti a riconoscere ed evitare le truffe telefoniche". L’azienda sottolinea di seguire rigide procedure di contatto, effettuando chiamate solo da numeri fissi riconoscibili e ricontattabili, anticipando sempre la comunicazione con un sms ufficiale. Inoltre, ha messo a disposizione uno strumento online per verificare se il numero da cui si riceve una chiamata è autorizzato e per segnalare eventuali truffe.
Nel solo 2024, Enel Energia ha ricevuto oltre 9.000 segnalazioni di chiamate sospette, che hanno portato alla presentazione di numerosi esposti all’Autorità Giudiziaria, dimostrando l’entità e la gravità del problema. Le chiamate fraudolente non danneggiano solo i consumatori, ma anche le aziende serie e affidabili, il cui nome viene utilizzato in modo illecito per carpire la fiducia degli utenti. Inoltre, il fenomeno mette a rischio la reputazione e l’efficacia del settore dei call center legittimi, che in Italia impiega circa 80.000 persone e contribuisce al pil nazionale per quasi 3 miliardi di euro.
Per fronteggiare questo fenomeno, l’Italia ha avviato un piano articolato che coinvolge regolamentazioni più rigide, tecnologie avanzate e collaborazione tra istituzioni e operatori telefonici. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ha promosso una consultazione pubblica per introdurre misure di blocco preventivo delle chiamate provenienti dall’estero con numeri falsificati, in particolare quelle che utilizzano numerazioni italiane non assegnate o non standard. Un ruolo chiave è svolto dall’adozione del protocollo Stir/Shaken, un sistema di autenticazione delle chiamate già in uso negli Stati Uniti e in fase di implementazione in Europa, che permette di verificare l’identità del chiamante e impedire la manipolazione del numero di origine. L’implementazione di questo protocollo, insieme a filtri anti-spoofing, consentirà di bloccare molte chiamate fraudolente prima che raggiungano gli utenti.
Inoltre, associazioni di categoria come AssoCall, Asseprim e AssoContact hanno promosso protocolli d’intesa per monitorare e condividere informazioni sui numeri sospetti, rafforzando la collaborazione tra operatori e garantendo una risposta più efficace al fenomeno. Mentre le autorità lavorano per arginare il fenomeno, gli utenti possono adottare alcune precauzioni fondamentali: diffidare dalle chiamate che esercitano pressioni con notizie false o urgenti (incidenti, aumenti improvvisi delle bollette, richieste di cambio fornitore o pagamenti immediati); verificare sempre l’attendibilità del numero richiamando tramite canali ufficiali o utilizzando strumenti di verifica messi a disposizione dalle aziende; segnalare alle autorità competenti e agli operatori telefonici ogni chiamata sospetta; utilizzare app e servizi di blocco delle chiamate spam per filtrare numeri potenzialmente pericolosi.
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