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Terranuova Bracciolini

Strage sulla A1, l'autista del tir colto da malore alla notizia dei tre morti. Sequestrati scatola nera e cellulare

Lutto e solidarietà: fiaccolata e preghiere in memoria delle vittime dell'incidente stradale

Greta Settimelli

07 Agosto 2025, 00:44

Incidente A1

Il tragico impatto sulla A1

Ha avuto un mancamento quando ha saputo che erano morte tre persone, il camionista che guidava il tir piombato sull'ambulanza della Misericordia di Terranuova Bracciolini. L'incidente, avvenuto lunedì 4 agosto sul tratto aretino dell'A1 tra Arezzo e Valdarno, è costato la vita a tre persone. Gianni Trappolini, 56 anni storico dipendente della Misericordia di Terranuova Bracciolini, Giulia Santoni 23 anni giovane e appassionata studentessa di scienze infermieristiche che stava svolgendo il servizio civile alla Misericordia terranuovese e Franco Lovari 75 anni, paziente dell'ospedale del Valdarno.

Intanto vanno avanti le indagini da parte della polizia stradale per capire bene la dinamica di quanto accaduto. Al vaglio degli inquirenti la “scatola nera” del tir che ha travolto e schiacciato l'ambulanza e il cellulare del camionista 57enne, che si trovava alla guida. L'uomo, ancora ricoverato all'ospedale di Careggi, è indagato per omicidio stradale plurimo e lesioni. Avrebbe saputo solo ieri di quanto accaduto e delle conseguenze drammatiche. Colto da malore, è stato assistito dal personale sanitario dell'ospedale fiorentino di Careggi, dove è ricoverato.


A Terranuova partecipata e toccante fiaccolata, poi la veglia di preghiera per ricordare le tre vittime. Le divise della Misericordia, delle altre pubbliche assistenze, del 118 e di tutto il mondo della protezione civile si sono confuse con la gente, tanta. Circa 1.200 persone, che hanno voluto essere presenti. Tra loro monsignor Franco Agostinelli (Correttore nazionale delle Misericordie d'Italia), il presidente della Federazione Toscana delle Misericordie Alberto Corsinovi e don Simone Imperiosi (correttore regionale Federazione Regionale delle Misericordie della Toscana).

Siamo tutti sconvolti per quello che è successo – ha affermato Agostinelli - siamo qui per essere vicini ai familiari delle vittime e alla misericordia di Terranuova Bracciolini. Di fronte alla morte tutti noi sperimentiamo questa impossibilità di fare e di dire. Siamo qua per condividere con loro questo momento tremendo e perché non sia la morte anche della speranza che ci portiamo nel cuore”. E poi tanti cittadini. “Facevano parte della nostra comunità, penso sia il minimo essere qui stasera – ha spiegato un residente – è una tragedia immane. Anche mia moglie ogni giorno va e viene dal Valdarno verso Arezzo, lavora in ospedale. Si sta sempre con il cuore in gola”. Nella Chiesa di Santa Maria Nuova la veglia di preghiera. Ad ogni lettura la platea scandiva “Che Iddio te ne renda merito”, il motto della Misericordia ndr. Un frase che sembrava quasi una carezza alla mamma di Giulia e ai familiari di Gianni e Franco presenti alla veglia.
È stata proprio la figlia di Franco a lasciare un biglietto per il babbo nelle ceste che si trovavano sull'altare della Chiesa Santa Maria Nuova.

Ciao babbo proteggici e con Giulia e Gianni riposate in pace. Serete sempre nei nostri cuori”.
La Misericordia di Terranuova Bracciolini ha anche avviato una raccolta fondi, per sostenere le famiglie in questo difficile momento. A Terranuova prosegue il lutto cittadino che andrà avanti fino al giorno dei funerali. Sono attese migliaia di persone, forse anche un rappresentante del governo.

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