Il caso
Le telefonate di Andrea Sempio a casa Poggi
"Perché Andrea Sempio telefonava a casa Poggi quando sapeva benissimo che Marco (fratello di Chiara, ndr) era in vacanza? La risposta la dà lui al capitano Gennaro Cassese che conduceva le indagini. Guardate che cosa dice, noi abbiamo il documento originale". Parole di Massimo Giletti durante la puntate de Lo Stato delle Cose, programma ripreso lunedì 22 settembre dopo la pausa estiva, dedicando un'ampia pagina al Delitto di Garlasco. Giletti mostra il verbale del colloqui tra il giovane e i carabinieri, in particolare un passaggio in cui a domanda Sempio risponde e spiega che telefonava a casa Poggi perché "...Marco mi riferiva che sarebbe andato via con la famiglia senza precisare null'altro. Non mi rispondeva sul cellulare perché irraggiungibile e non conoscendo la data esatta della sua partenza, ho chiamato la sua utenza fissa".
Uno stralcio del verbale delle dichiarazioni di Andrea Sempio ai carabinieri
Marco Poggi era andato a Falzes, nel Trentino. Ma nel 2007 lì c'era il segnale per i telefoni cellulari? Si riusciva a prendere la linea? Lo Stato delle Cose è andato a Falzes per intervistare residenti e gestori di strutture alberghiere, chiedendo se quell'anno i telefonini erano raggiungibili. La risposta univoca è stata positiva. "Ma i tabulati di Marco Poggi sono stati controllati per capire se Andrea Sempio diceva la verità?", si chiede Giletti. Cioè davvero Sempio lo ha chiamato sul cellulare senza riuscire a raggiungerlo? Giletti mostra una informativa dei carabinieri di Milano del 2020 che a suo avviso "dice una cosa sconcertante". "Sembra strano - spiega il documento - che il cellulare di Marco Poggi risultasse irraggiungibile tra il 7 e l'8 agosto, in quanto i cellulari dei genitori, in vacanza insieme al figlio e avendo lo stesso gestore telefonico (Tim) e quindi con la stessa copertura di rete, in quei giorni avevano ricevuto ed effettuato diverse chiamate, come testimoniano i tabulati telefonici di allora".
E ancora: "E' stato inoltre accertato che nel 2007 era attivo il servizio Lo sai di Tim e lo era anche per l'utenza di Marco Poggi (utenza per la quale allora non fu acquisito il tabulato) che lo ha disattivato soltanto nel 2014, quando è diventato a pagamento. Quindi, tenendo in considerazione le dichiarazioni di Sempio, viene da chiedersi come sia possibile che Marco Poggi, anche qualora fosse effettivamente irraggiungibile, non abbia mai richiamato Andrea Sempio dopo aver ricevuto da Tim i messaggi che lo avvisavano che l'amico lo stesse cercando insistentemente". Giletti commenta: "I carabinieri evidentemente sospettano che Sempio non dica la verità".
L'informativa dei carabinieri di Milano
Sulla vicenda interviene Antonio De Rensis, avvocato di Alberto Stasi: "Nel 2020 indirizzarono questa informativa al procuratore aggiunto Venditti, colui che in televisione ha dichiarato di aver capito in 21 secondi che Sempio non aveva alcuna responsabilità. Voglio precisare che la sera prima della partenza di Marco, i ragazzi erano insieme. Faccio fatica a non pensare che Sempio non sapesse che qualche ora dopo Marco andava in montagna, lo sapeva certamente. Anche perché dopo, al ritorno, era stata programmata una vacanza al mare, in Toscana". Giletti durissimo: "Il fatto che non siano stati acquisiti i tabulati di Marco Poggi lo trovo vergognoso, vergognoso. Hanno ragione i carabinieri di Milano a dire con questo documento che qualcosa non torna".
Replica Massimo Lovati, legale di Andrea Sempio: "Prima di tutto è una circostanza senza peso. Anche se fosse una bugia, come sostenete voi, non c'entrerebbe niente con l'evento omicidiario, accaduto sette giorni dopo. Secondo luogo: se io telefono a una persona prima sul cellulare e poi sul fisso è perché cerco quella persona".
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