San Giovanni Valdarno
Alessandro Bergonzoni, attore comico e scrittore
Alessandro Bergonzoni in scena al Teatro Masaccio di San Giovanni Valdarno con il suo ultimo allestimento. L’appuntamento è in programma stasera alle 21, nell’ambito del cartellone che nasce dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e la Fondazione Toscana Spettacolo onlus. In seguito al lunghissimo tour di Trascendi e Sali, Bergonzoni torna in teatro con “Arrivano i Dunque (Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca)”. Bergonzoni è un attore, comico e scrittore, noto per il suo stile unico che mescola linguaggio surreale e riflessioni filosofiche. Le sue performance teatrali e televisive sono caratterizzate da monologhi arguti e paradossali, spesso con un forte impegno intellettuale.
Se vogliamo trovare un’altra cifra bergonzoniana nel suo nuovo spettacolo Arrivano i Dunque, insieme ovviamente alla scrittura comica, dovremo cercarla nella “crealtà”, altra sua invenzione, che esplicita, in un pensiero che si fa neologismo, la vera tensione morale di questo artista unico: il tentativo di ricreare una realtà che non solo non ci basta più, ma che possiamo/dobbiamo reinventare giorno per giorno alla ricerca di un futuro di pace assoluta e definitivamente più accogliente fino alle soglie di nuove percezioni e di altri significati.
Un lavoro sagace, che non si limita a far ridere, ma offre anche riflessioni profonde coniugando arguzia e umanità. Bergonzoni usa la lingua con una maestria che confina con l’arte. La riflessione sulla società e sulle sue fratture, sulle ingiustizie, diventa filo conduttore dell’intero spettacolo. Il pubblico diventa parte di un’esperienza esilarante di risveglio intellettuale e sensoriale.
Bergonzoni, bolognese classe 1958, ha 15 spettacoli teatrali al suo attivo e 6 libri. Nel cinema: “Pinocchio” (2001) di Roberto Benigni e “Quijote” (2006) di Mimmo Paladino. Da anni scrive “Aprimi Cielo” una rubrica sul Venerdì di Repubblica e “Il pensato del giorno” su Robinson. Dal 2005 si avvicina al mondo dell’arte esponendo in varie gallerie e musei. Unisce al suo percorso artistico un interesse profondo per i temi legati al coma, alla malattia, e al mondo carcerario, tenendo su questi argomenti incontri in vari ambiti. Ha vinto il Premio della Critica 2004/2005, il Premio Hystrio nel 2008 e il Premio Ubu nel 2009. Parallelamente allo spettacolo “Trascendi e Sali” ha presentato in varie Pinacoteche nazionali l'installazione performativa “Tutela dei beni: corpi del (C)reato ad arte (il valore di un'opera, in persona)”. Nel 2020 per Garzanti esce “Aprimi cielo, dieci anni di raccoglimento, articolato”. Nel 2022 gli viene assegnata la Coppa Volponi per il lavoro letterario e il Premio nazionale Cultura della Pace-Città di Sansepolcro per l'azione civile in difesa della non violenza e dell'aiuto ai migranti. Nel 2023 gli viene consegnato per la sua multiforme attività artistica il Premio Montale Fuori di Casa sezione Satura. Prossimo e ultimo evento della stagione teatrale a San Giovanni Valdarno, sabato 12 aprile con Rocco Papaleo in “Esercizi di libertà”.
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