L'operazione
I marchi Versace e Prada e Dario Vitale
Il Gruppo Prada ormai protagonista assoluto del mondo del lusso e sempre più vicino all'acquisizione di Versace, operazione che segnerebbe una svolta storica per il settore della moda. La notizia è già trapelata nelle settimane scorse e con il trascorrere dei giorni ha trovato sempre maggiori conferme, fino ad arrivare ai movimenti in casa Versace annunciati oggi, che rendono tutto più concreto. Il Gruppo Prada sarebbe ormai prossimo a finalizzare l'accordo con Capri Holdings per rilevare il marchio. La valutazione si aggira intorno a un miliardo e mezzo di euro. Ma l'accordo potrebbe estendersi anche a un'altra griffe di rilievo, Jimmy Choo, la famosa firma di Sex and the city. In tal caso il valore complessivo salirebbe fino a due miliardi.
Versace e Jimmy Choo, acquisite cinque anni fa da Capri Holdings per circa 3.2 miliardi, stanno attraversando un periodo particolarmente difficile e si stima che i ricavi siano in calo del 14%. Inoltre Capri Holdings si sta concentrando in particolare sul marchio che considera principale, Michael Kors. L'Antitrust degli Stati Uniti ha stoppato la fusione con Tapestry per impedire la nascita del "monopolio delle borsette". Aspetti che spingerebbero Capri Holding a chiudere ancora più velocemente le cessioni. Secondo le indiscrezioni, rilanciate dalle testate specializzate, Prada aveva già iniziato la ricerca di stilisti per una articolata operazione di rilancio del marchio Versace. Tra i nomi il più gettonato pareva essere quello di Anthony Vaccarello, 43 anni, italo-belga, attuale direttore creativo di Saint Laurent che tra l'altro con Versace ha già lavorato dal 2013 al 2016.
Oggi, giovedì 13 marzo, però, il dubbio se Prada compra Versace, si è trasformato in "quando sarà formalizzato l'acquisto". Capri Holdings, infatti, che possiede ancora il marchio della medusa, ha annunciato che Dario Vitale è il nuovo direttore creativo, mentre Donatella Versace assumerà il ruolo di Chief Brand Ambassador a partire dal primo aprile 2025. Vitale proviene da Miu Miu, griffe del Gruppo Prada, ed era stato considerato uno dei papabili alla direzione creativa di Gucci. Così non sarà. Il supervisionatore delle collezioni Miu Miu, che nell'ultimo trimestre ha fatto registrare un incremento di vendite oltre ogni previsione, diventa il riferimento di Versace. Donatella Versace sarà invece Chief Brand Ambassador. John D. Idol, presidente e ad di Capri Holdings, ha spiegato che l'operazione fa parte di un "attento piano di successione per Versace. Dal 1997, Donatella ha guidato la visione creativa di Versace e ha svolto un ruolo fondamentale nel successo globale dell'azienda. Assumerà il ruolo di chief brand ambassador di Versace e continuerà a sostenere il brand e i suoi valori”. Donatella Versace da parte sua, suoi profili social ha spiegato che sostenere la nuova generazione di designer "è sempre stato importante per me. Sono entusiasta che Dario Vitale si unisca a noi e sono curiosa di vedere Versace attraverso occhi nuovi". E ancora: "Portare avanti l’eredità di mio fratello Gianni è stato il più grande onore della mia vita e continuerò a essere la più appassionata sostenitrice di Versace. Versace è nel mio dna e sempre nel mio cuore”. Secondo gli esperti del settore si tratta di movimenti che rendono praticamente scontata l'acquisizione di Versace da parte di Prada. Resta da stabilire il destino di Jimmy Choo: alla fine rientrerà dell'acquisizione?
L'operazione, nel complesso, è particolarmente ambiziosa e naturalmente studiata nei minimi particolari. Se venisse portata a termine consentirebbe al Gruppo Prada di compiere un ulteriore balzo in avanti nel mercato del lusso, arrivando a poter competere con i colossi Lvmh e Kering. Rappresenterebbe un vero e proprio polo italiano capace di rivaleggiare con i francesi. Ovviamente la gestione di Versace comporterà attente valutazioni e scelte vincenti, proprio perché reduce da un periodo difficile. Più di un osservatore economico è convinto che occorrerebbe una vera e propria rivoluzione su diversi aspetti, compreso il prodotto. Ma una cosa è certa: al Gruppo Prada guidato da Patrizio Bertelli non mancano certo le capacità e la determinazione.
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