Economia
Fase complicata per l'export
I dazi di Trump fanno tremare l'Europa. Ad Arezzo è il mondo dell'oreficeria a cercare di capire in queste ore quale sarà lo scenario esatto da cui difendersi. Mentre per alcuni settori merceologici il destino è chiaro, dazi al 15%, per il mondo dell'oreficeria e gioielleria no.
“Ancora non abbiamo certezze - conferma Mauro Benvenuto attuale presidente della Consulta orafa e presidente degli orafi Cna - non si sa se questa percentuale del 15% sarà così e basta, o se dovrà essere sommata ai dazi già esistenti. L'unico aspetto positivo del momento è il fatto che a breve avremo delle certezze e con le certezze i mercati normalmente riprendono a consumare”.
Ne è certo anche Luca Parrini, presidente degli orafi di Confartigianato. L'aspetto più dannoso per il mondo dell'oro è l'incertezza. Certo una volta capito quale sarà lo scenario economico su cui muoversi, c'è da aspettarsi che gli acquisti, da parte degli Stati Uniti, possano diminuire. “Temiamo per i nostri ordinativi - afferma Parrini - sicuramente i buyer americani vorranno capire come collocare i prodotti e se i loro calcoli sono corretti. E' ancora tutto da vedere, per noi è un danno, ma almeno a breve sapremo contro cosa dovremo combattere”.
Intanto a breve molte aziende, che hanno usufruito della cassa integrazione, chiuderanno i battenti per la pausa estiva. La speranza è che alla riapertura le notizie siano migliori. A settembre poi c'è la Fiera di Vicenza, prima cartina di tornasole di questo difficile momento internazionale. “Vediamo in questi 20 giorni cosa succederà - afferma Giordana Giordini presidente degli orafi di Confidustria Toscana del Sud - sarà importante capire se questa percentuale si sommerà ai dazi già esistenti o no (potrebbe perfino raddoppiare ndr).
Secondo i primi rumors sembrerebbe una percentuale secca che spazza via i dazi precendenti, ma non abbiamo certezze. I mercati sono tutti molto fermi dall'America, a Dubai (dove non pesano i dazi di Trump), alla Turchia e l'Europa. La difficile situazione internazionale sicuramente pesa. Andremo in ferie e il 5 settembre per la Fiera di Vicenza capiremo già il possibile andamento del nostro settore in autunno”.
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