L'EVENTO
Paolo Bertini e il sindaco Alessandro Ghinelli
Giostra sempre più d'interesse. Una crescita esponenziale per un evento atteso da un’intera comunità. Dal 2020 a tenere le redini di tutto ciò c'è il consigliere delegato Paolo Bertini.
“Sono orgoglioso” ha detto Paolo Bertini “di ricoprire questo ruolo. Sono stati anni durante i quali la Giostra del Saracino è cresciuta sotto molteplici aspetti”. E a conferma Bertini evidenzia “il crescente interesse da parte di turisti e aretini nel voler partecipare allo spettacolo in piazza”.
Bertini non ha dubbi: “La Giostra è sempre più interessante. È cresciuta e questo è sotto gli occhi di tutti. La ricerca spasmodica di biglietti ne è la conferma così come la capacità di attrarre aziende che scelgono il Saracino come strumento per veicolare il loro brand”. In aumento quindi anche le aziende del territorio che legano la loro impresa al brand Giostra del Saracino maggiormente appetibile rispetto al passato.
“Abbiamo registrato i marchi rafforzando il brand Giostra del Saracino” dice Bertini “e di questo ne vado fiero. Sono stati anni durante i quali il lavoro è stato mirato a valorizzare la rievocazione storica aretina. Resta da completare l'iter di revisione del regolamento. Le norme giostresche sono l'altro aspetto che intendo portare fino in fondo. La Giostra attualmente ha regolamenti vecchi e 'appiccicati', frutto di varie modifiche nel tempo. È stata messa sempre la 'toppa' dove c'era l'emergenza e adesso serve riordinare e riscrivere i regolamenti senza nessuno stravolgimento. La riorganizzazione porterà un beneficio alla Giostra”.
E quando Bertini parla di crescita della Giostra intende legarla anche alla partecipazione della vita nei quartieri. “Negli anni precedenti c'era meno interesse nel vivere il quartiere nel quotidiano. Adesso i quartieri sono fulcri per i giovani e per le famiglie non solo nel periodo pre Giostra. Questo per me è motivo di orgoglio”.
E l'interesse crescente intorno alla Giostra è misurato anche considerando i diritti televisivi.
“I diritti tv” spiega Bertini “sono un altro aspetto che dimostra la forza della Giostra. L'amministrazione fino a qualche anno fa pagava per produrre la Giostra. L'aspetto televisivo era un costo per l'amministrazione adesso i costi di produzione sono coperti dalla vendita dei diritti televisivi e anche questo è la conferma di quanto la Giostra vale. Per il futuro sono state messe le basi per un lavoro di marketing successivo”.
Anche i maxi schermi nelle piazze non fanno più paura. “Un tempo” ricorda Bertini “c'era il timore che svuotassero Piazza Grande. Adesso il problema non si pone. Per il futuro servirà una regolamentazione visto il crescente interesse alla installazione”.
Maggior interesse anche rispetto alle prove in piazza. Un appuntamento che ha rischiato di affievolirsi a causa della ripetitività e che invece con Bertini ha saputo trovare una seconda giovinezza. “Ho portato un cambiamento a vantaggio dello spettacolo. La più grande soddisfazione aver cambiato le prove. Quello precedente era un modello troppo ripetitivo che rischiava di far perdere l'interesse. Quindi è stato tolto un giorno ed inserita la Giostra simulata che ha permesso di rendere più vivaci e interessanti le carriere. Inizialmente la simulazione di gara è stata scimmiottata ma adesso è apprezzata senza dubbio”.
Ma su cosa c'è ancora da crescere? “L'aspetto della consapevolezza dei quartieristi nel rispettare la manifestazione senza arrecare danno con episodi che possono danneggiarla”. “La Giostra deve trovare gli 'anticorpi' da sola per escludere gli atteggiamenti in piazza che 'infettano' la Giostra del Saracino. Io spero che gli episodi del settembre 2024 rappresentino il culmine e che siano serviti a far riflettere e a prendere le contromisure. La Giostra ha corso un rischio troppo grosso ed adesso è iniziato un percorso che mi auguro porti alla maturità anche sotto questo aspetto”.
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