Sfida senza tempo
L'eterno braccio di ferro tra Italia e Spagna: ora tocca a Sinner-Alcaraz
Ci risiamo: Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz. Il numero 1 e il numero 2 al mondo. Ma soprattutto ancora una volta Italia contro Spagna. L'eterna sfida sportiva che ci ha regalato non solo storiche partite di calcio e basket, ma duelli mozzafiato tra atleti diventati leggendari, dalle biciclette alle moto, dalla pista di atletica alla pallanuoto, per arrivare (una sola volta) persino alla neve.
L'infinita sfida sportiva tra Italia e Spagna (Foto Ia)
Calcio: una rivalità storica tra nazionali
Italia e Spagna si sono affrontate in 41 incontri ufficiali, con un bilancio complessivo di 14 vittorie spagnole, 11 italiane e 16 pareggi. Questa rivalità, soprannominata da alcuni derby del Mediterraneo, ha vissuto momenti indimenticabili per gli uni e per gli altri come la finale degli Europei 2012 vinta dalla Spagna per 4-0, ma anche vittorie importanti dell’Italia, come quella agli Europei 2016 per 2-0. L’ultimo confronto risale al 2024, con una vittoria spagnola per 1-0 nella fase a gironi della competizione continentale. Nel complesso, la sfida è equilibrata e puntualmente ricca di emozioni, con entrambe le nazionali protagoniste nelle fasi finali dei maggiori tornei internazionali. Impossibile elencare l'elenco dei fenomeni calcistici espressi nel tempo dai paesi. Due cose sono certe: tra i club Real Madrid e Barcellona nella storia hanno comandato più delle italiane, mentre tra le nazionali non c'è paragone: per le Furie Rosse un titolo mondiale e quattro europei, per gli azzurri quattro titoli mondiali e due europei. E se gli spagnoli ogni volta ci sbeffeggiano con quell'odioso 4-0, guardando indietro nella storia possiamo tranquillamente risalire al 4 giugno del 1928, quando l'Italia servì una scoppola storica agli spagnoli: 7-1 alle Olimpiadi di Amsterdam. Una sconfitta talmente bruciante da diventare una esclamazione: "Italia-Spagna 7-1". Attualmente la Spagna è più di un gradino sopra, ma l'Italia pallonara prima o poi troverà la forza di risollevarsi. Speriamo.
Uno tra i tanti storici duelli tra Valentino Rossi e Marc Marquez
Motociclismo: campioni e duelli sulle piste
Nel motociclismo, la rivalità tra Italia e Spagna ha visto protagonisti piloti che hanno segnato la storia di questo sport. L’Italia per citare solo due nomi, ha avuto icone come Valentino Rossi e Giacomo Agostini, pluricampioni mondiali e simboli della velocità su due ruote, ma l'elenco è lungo. La Spagna ha risposto con fenomeni come Angel Nieto, Marc Marquez e Jorge Lorenzo (per fare tre nomi), capaci di dominare la MotoGP e di sfidare apertamente i colleghi italiani in gare spettacolari e combattute. Ci sono duelli impossibili da archiviare, un esempio su tutti il dualismo proprio tra Valentino e Marquez. Una sfida infinita combattuta con ogni mezzo, senza evitare contatti fisici a 300 all'ora e interviste brucianti. Valentino qualche battaglia l'ha persa, ma di certo nella guerra non ci sono paragoni: in top class Valentino ha tagliato il traguardo per primo 89 volte, Marquez insegue con 65. E fate largo tutti e due se passa Ago in quanto a titoli mondiali: 15 per Agostini, il più vincente di sempre. E subito dopo Angel Nieto con 13. Valentino 9 e Marquez 8 (ma ancora in corsa).
Ciclismo: duelli epici sulle grandi corse
Nel ciclismo, l’Italia ha avuto campioni leggendari e i primi nomi che vengono in mente sono quelli di Fausto Coppi e Marco Pantani, simboli del coraggio e della classe in salita, ma anche in questo caso la lista è senza fine: da Binda a Bartali, da Magni a Gimondi, e ancora Moser, Saronni, Nibali e ci fermiamo qui. Ma certo la Spagna non è stata da meno. Su tutti Miguel Indurain, Alejandro Valverde e Alberto Contador. E da una vita gli iberici continuano a sostenere, a sproposito, che la Vuelta è più complessa del Giro. Per fortuna a mettere d'accordo tutti ci pensa il Tour de France.
Lo storico abbraccio tra Jacobs e Tamberi alle Olimpiadi di Tokyo
Atletica leggera: talento e rivalità in pista
Ovviamente non sono mancati duelli su piste e pedane della regina degli sport. Nell'atletica leggera l'Italia ha espresso e continua a esprimere campioni stratosferici. Inutile parlare dei record mondiali di Pietro Mennea e Sara Simeoni o scomodare i plurimedagliati Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi. Il conto è davvero interminabile ed è sufficiente consultarlo da queste parti, clicca qui. Ma anche la Spagna, ovviamente, ha sempre fatto il suo. Viene in mente Fermín Cacho, oro a Barcellona 1992 nei 1500 metri e argento ad Atlanta 1996, parlando di Olimpiadi; o Manuel Martinez, il più forte lanciatore del peso spagnolo di sempre; oppure la saltatrice Ruth Beitia. Vogliamo essere sinceri? In Atletica non c'è Spagna che tenga. Stando alle statistiche aggiornate, nelle discipline olimpiche dell'atletica leggera gli azzurri hanno vinto 24 medaglie d'oro, gli spagnoli 5.
Gol e nervi tesi in piscina
La rivalità tra Italia e Spagna non è mai mancata anche nella pallanuoto, con sfide memorabili e molto intense. Uno dei momenti più celebri è la finale alle Olimpiadi di Barcellona 1992, dove il Settebello italiano sconfisse la Spagna dopo ben sei tempi supplementari, in una gara leggendaria che rimane uno dei dualismi più accesi nella storia di questo sport. Una partita che non solo è entrata nella storia, ma ne è diventata il simbolo. Chi non urlò come un pazzo al termine di quella sfida, mentre re Juan Carlos non ci credeva? Coloro che la stavano guardando, tutti. La nazionale iberica ha poi centrato il titolo olimpico nel 1996 e per tre volte quello mondiale. Il Settebello vanta tre ori ai Giochi e quattro iridati. Insomma ancora una volta un gradino sopra.
Alberto Tomba, monumento mondiale dello sci di tutti i tempi
Sci: la (non) sfida sulle nevi
Anche nello sci ogni tanto la Spagna è riuscita a dire "ci siamo anche noi". L'ha fatto soprattutto con Blanca Fernández Ochoa, medaglia olimpica nel 1992, considerata una delle più forti atlete di sempre della penisola iberica, strano per un Paese con un mare meraviglioso ma pochissime montagne. Sia chiaro, non c'è Blanca che tenga. La Valanga Azzurra è da sempre uno dei punti di riferimento dello sci mondiale. Dobbiamo proprio fare qualche nome? Dai, spagnoli, non ci provocate: Alberto Tomba, Gustav Thoeni, Federica Brignone, Dominik Paris, Sofia Goggia, Kristian Ghedina, Piero Gros, Deborah Compagnoni, Isolde Kostener. Bastano o dobbiamo scomodare anche Zeno Colò e una decina di altri fenomeni?
Dovremmo continuare a scrivere per ore. Dalla schiacciante superiorità italiana nel volley e nel rugby e delle loro rivincite che spesso si sono presi nel basket. Ma Sinner e Alcaraz incombono in tv e questo lungo articolo una fine la deve pur avere. Quindi più Italia o Spagna nel mondo dello sport? E chi può dirlo se non l'intelligenza artificiale ormai prossima a prepararci anche il caffè? Arriva una risposta dal sapore democristiano: "L’Italia ha una storia sportiva più lunga e un palmarès complessivo più ricco, soprattutto nelle Olimpiadi e nei Mondiali di calcio. La Spagna, però, negli ultimi anni ha mostrato una crescita tecnica e un dominio in alcune competizioni calcistiche, evidenziato anche dai risultati e dalle statistiche recenti". Sì, ma siccome il pareggio non ci piace, ci affidiamo alla matematica. La storia ci insegna che la sublimazione sportiva è la vittoria delle Olimpiadi. Chi ha conquistato più ori? E chi più medaglie complessive? La matematica non ha dubbi. Tra Giochi estivi e invernali le squadre e gli atleti azzurri hanno ottenuto l'oro 271 volte, mentre gli spagnoli 54. Nell'argento la sfida finisce 244 a 77, mentre nel bronzo 284 a 61. Il dato complessivo è schiacciante: Italia 799 volte sul podio, Spagna 192. Daje Jannik!
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