Trasporti
Aumentano i biglietti Ryanair. Nel riquadro l'ad Michael O'Leary
Si vola, ma i prezzi dei biglietti aerei sono destinati ad aumentare. Almeno quelli di Ryanair, la più grande compagnia aerea low cost europea che si prepara a una stagione estiva 2025 caratterizzata da un aumento delle tariffe dopo un anno di prezzi più bassi che hanno inciso sui profitti. Nel corso dell’anno fiscale 2024-25, Ryanair ha registrato un utile netto di 1,6 miliardi di euro, in calo però del 16% rispetto all’anno precedente, principalmente a causa di una riduzione del 7% nelle tariffe medie dei biglietti, adottata per mantenere elevati i livelli di riempimento degli aerei e contrastare una controversia con alcune agenzie di viaggio online che avevano limitato le prenotazioni.
Per l’estate 2025, la compagnia ha annunciato un aumento delle tariffe compreso tra il 4% e il 6%, un rialzo che comunque manterrà i prezzi più bassi rispetto al picco dell’estate 2023, ma superiori se confrontati con quelli del 2024. Michael O’Leary, amministratore delegato di Ryanair, ha sottolineato che la domanda di viaggi per la stagione estiva è molto forte e che la compagnia prevede di trasportare circa 206 milioni di passeggeri nell’anno fiscale che si concluderà il 31 marzo 2026, superando il record di 200 milioni passeggeri dell’anno precedente.
L'amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary
Il lieve aumento dei prezzi si inserisce in un contesto di costi in crescita, ma in linea con l’aumento del traffico passeggeri, e di una situazione migliorata per quanto riguarda le consegne degli aerei Boeing 737 Max 8, il principale modello utilizzato da Ryanair. I ritardi nelle consegne, che avevano costretto la compagnia a rivedere al ribasso i propri obiettivi di crescita, dovrebbero essere risolti entro l’estate 2026, garantendo maggiore stabilità operativa. Nonostante l’aumento previsto, Ryanair continua a proporre offerte competitive: fino al 16 maggio 2025 è possibile prenotare voli estivi in alcuni casi a partire da 29,99 euro verso oltre 200 destinazioni in Europa, verso le spiagge italiane o le isole greche o le capitali europee, con tariffe low cost pensate per attirare i viaggiatori attenti al prezzo. Parallelamente, Ryanair ha introdotto nuove regole per i bagagli a mano, mirate a ottimizzare lo spazio a bordo e semplificare le procedure di imbarco, modifiche che potrebbero influire sull’esperienza di viaggio dei passeggeri.
Dal punto di vista finanziario, Ryanair distribuirà circa 400 milioni di euro in dividendi nel 2025 e avvierà un programma di riacquisto di azioni per 750 milioni di euro, grazie a una situazione di liquidità attualmente solida, favorita anche dai ritardi nelle consegne degli aerei. O’Leary ha inoltre dichiarato che la compagnia potrebbe deviare le consegne degli aerei Boeing verso il Regno Unito anziché verso la sua principale compagnia europea per evitare possibili dazi commerciali imposti dagli Stati Uniti, sfruttando accordi commerciali tra Regno Unito e Usa. Questo rappresenta una strategia per mitigare i rischi legati a tensioni commerciali internazionali.
Ryanair sta inoltre puntando sull’espansione in Europa orientale, con l’intenzione di riprendere le operazioni in Ucraina entro sei settimane da un eventuale cessate il fuoco, aprendo 6-8 nuove rotte dalla Polonia e lanciando 24 nuove rotte estive da questo paese. La compagnia prevede di aprire basi operative a Kyiv e Lviv entro un anno dalla riapertura dello spazio aereo ucraino, con l’obiettivo di trasportare da 2 a 5 milioni di passeggeri annui in uno o due anni. In Italia, Ryanair ha annunciato il programma estivo 2025 per l’aeroporto di Genova, con 11 destinazioni e oltre 80 voli settimanali, sottolineando il proprio impegno per la crescita del turismo e dell’economia regionale. La compagnia ha chiesto alla Regione Liguria di abolire l’addizionale municipale aeroportuale per favorire l’apertura di nuove rotte e l’incremento dei posti di lavoro, seguendo l’esempio di altre regioni italiane come Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia, dove Ryanair ha già investito con l’aggiunta di nuovi aeromobili.
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