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Il caso

Andrea Prospero, la morte, la chat da brividi, gli indagati, la droga e le truffe. La tragedia della rete

Julie Mary Marini

19 Marzo 2025, 20:10

Andrea Prospero

Andrea Prospero trovato morto a Perugia

Andrea Prospero, studente 19enne di ingegneria informatica, originario di Lanciano, è stato trovato morto il 29 gennaio 2025 in un appartamento di Perugia, dove si era trasferito senza avvisare la famiglia. Le indagini fino ad ora hanno rivelato un intreccio tra istigazione al suicidio, truffe online e traffico di sostanze stupefacenti, con implicazioni che coinvolgono giovani di diverse città italiane. Prospero è deceduto per un’overdose di ossicodone, un oppioide acquistato tramite chat Telegram da un gruppo di giovani indagati per spaccio. I farmaci, pagati 170 euro, gli furono inviati in un punto di ritiro pacchi. Le analisi tossicologiche confermano l’assunzione di 7 pasticche da 20 mg ciascuna, una dose letale.

Nella sua "stanza segreta", gli investigatori hanno trovato 50 schede sim, 5 cellulari e due carte di credito vuote, elementi che suggeriscono un coinvolgimento in attività forse legate a phishing o vendite di dispositivi tecnologici. Un 18enne romano, identificato tramite il nickname Thomas Burberry, è stato arrestato per istigazione o aiuto al suicidio. Le chat Telegram rivelano conversazioni prolungate con Prospero, in cui lo incoraggiava a superare la paura e a utilizzare metodi come l’ingestione di farmaci o l’impiccagione per togliersi la vita. In un messaggio drammatico, il ragazzo rispose a un terzo utente che cercava Prospero: "Stai parlando con un morto...", mentre lo studente aveva già smesso di scrivere. Dopo l’assunzione dei farmaci, l’indagato non chiamò i soccorsi, preoccupandosi invece di cancellare tracce digitali.

Prospero era inserito in un gruppo Telegram con nickname come Marco e Chef, dove si scambiavano droga, farmaci senza ricetta (come Xanax) e schede telefoniche. Tra i coinvolti ci sono un ragazzo di Napoli, indagato per spaccio e detenzione di sostanze stupefacenti; il figlio di due infermieri, già denunciato per possesso di farmaci ottenuti sfruttando il lavoro dei genitori. Secondo le ricostruzioni le truffe online coinvolgevano vendite false di dispositivi tecnologici, con pagamenti effettuati tramite carte di credito vuote o conti esteri.

Andrea Prospero si era trasferito a Perugia con la sorella Anna, aveva poi affittato segretamente un appartamento a 1.000 euro al mese, dove trascorreva ore isolato. La famiglia ha rivelato che soffriva di ansia sociale e che aveva acquistato un pc da 300 euro a novembre, forse per intensificare le sue attività. Le indagini stanno verificando se Prospero fosse un semplice membro della chat o un coordinatore, e se le truffe fossero legate al finanziamento del suo stile di vita oppure a debiti. Il 18enne romano dovrà rispondere all’accusa di istigazione al suicidio, mentre Ricciardi e Volpe sono indagati per spaccio. Gli inquirenti analizzano i dispositivi digitali per identificare altri membri del gruppo e ricostruire le transazioni finanziarie.

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