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La cantautrice

Donatella Rettore, il tumore al seno durante il Covid e la talassemia. Il lungo matrimonio, vita senza figli per le malattie

Julie Mary Marini

20 Aprile 2025, 12:25

Donatella Rettore

Donatella Rettore con uno dei suoi amati cani

Donatella Rettore ha affrontato con grande coraggio e determinazione una dura battaglia contro il tumore al seno. La diagnosi è avvenuta nel marzo 2020, durante il primo lockdown causato dalla pandemia Covid 19, a seguito di un controllo di routine. La sua ginecologa aveva notato un piccolo sassolino sospetto, che ha portato a ulteriori accertamenti e a una diagnosi precoce di tumore, descritto dalla stessa Rettore come un chicco di riso, piccolo ma molto scatenato e cattivo.

Operata d’urgenza all’Istituto Oncologico Veneto (Iov) di Vicenza, la cantante ha dovuto affrontare un secondo intervento chirurgico a causa di un esito istologico non favorevole dopo la prima operazione. Nonostante le difficoltà legate al periodo pandemico, ha sottolineato la competenza e l’umanità del personale medico e infermieristico che l’ha assistit: "persone di grande amore per gli esseri umani". Dopo la doppia operazione, Donatella Rettore ha dovuto seguire un percorso di controlli e follow-up.

Durante tutta questa esperienza, la cantante non ha mai perso la voglia di vivere e di fare musica. Nel 2022 è tornata sul palco del Festival di Sanremo dopo 28 anni, portando un messaggio di speranza, leggerezza e resilienza, testimoniando così la sua rinascita personale e artistica. Rettore ha inoltre promosso con forza l’importanza della prevenzione oncologica, invitando uomini e donne a non sottovalutare i controlli periodici e a sostenere la ricerca scientifica, anche attraverso donazioni.

Oltre al tumore, Donatella Rettore convive da anni con la talassemia, una malattia ereditaria del sangue che ha influenzato la sua vita quotidiana e la sua salute. Nonostante ciò, ha continuato la sua carriera con determinazione, adattando il suo stile di vita per gestire al meglio questa condizione. La cantautrice di Splendido Splendente e Il cobra non si è ma' lasciata prendere dallo sconforto e dalla paura. 


Donatella Rettore l'8 luglio compirà 68 anni

Donatella Rettore, nata l'8 luglio 1955 a Castelfranco Veneto, è sposata con Claudio Rego, musicista e autore. La loro relazione è iniziata nel 1974 e nel 2005 i due si sono sposati. La coppia condivide anche un sodalizio artistico, Claudio è autore di molte delle sue canzoni più famose. Nonostante la lunga unione, Donatella e Claudio non hanno avuto figli. La cantante ha vissuto un aborto spontaneo durante una partecipazione al Festival di Sanremo, un evento che ha segnato profondamente la sua vita personale. A causa della talassemia e delle difficoltà legate alla maternità, la coppia ha deciso di non insistere ulteriormente per avere figli naturali. Hanno anche tentato di adottare, ma senza successo. Donatella ha raccontato di aver adottato affettivamente i suoi fan, che considera come figli spirituali, trovando in loro un sostegno importante. Oltre alla musica, condivide con Claudio la passione per i cani e pratica agility dog. Vive ancora a Castelfranco Veneto, mantenendo una vita riservata e lontana dai riflettori, dedicandosi alle sue passioni e alla famiglia.

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Il tumore al seno rappresenta la neoplasia più diffusa tra le donne in Italia, con circa un terzo di tutti i tumori femminili attribuiti a questa patologia. Nel 2023 si sono registrate oltre 55.000 nuove diagnosi e si stima che il numero di nuovi casi aumenterà ogni anno nei prossimi venti anni. Attualmente, sono oltre 800 mila le donne italiane vive dopo una diagnosi di tumore al seno, un dato che riflette anche i progressi nella diagnosi precoce e nelle terapie, con una sopravvivenza a 5 anni dall’esordio della malattia che raggiunge l’88%.

Dal punto di vista della mortalità, il tumore al seno continua a essere la prima causa di morte per tumore nelle donne, con circa 15.500 decessi stimati nel 2022. Tuttavia, la mortalità è in progressivo calo, con una riduzione dello 0,8% all’anno grazie all’efficacia degli screening mammografici e ai progressi terapeutici. Tra il 2007 e il 2019, oltre 10.000 decessi sono stati evitati, un calo del 6% attribuibile anche alla maggiore adesione agli screening e alle cure più mirate. Lo screening mammografico organizzato ha un’estensione elevata (circa l’85,6% delle donne invitate), ma l’adesione effettiva si attesta intorno al 56,2%, con forti differenze territoriali: più alta al Nord (oltre 64%) e più bassa al Sud e nelle isole (41,3%).

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