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La storia

Alfredo Pieroni, Benito Mussolini e il figlio segreto. La storia del Duce con Ida Dalser, mamma e figlio morti in manicomio

Il giornalista ha dedicato alla vicenda uno dei suoi libri più importanti, svelando particolari importanti

Giuseppe Silvestri

11 Marzo 2025, 18:30

Ida Dalser, Benito Mussolini e Benito Albino

Ida Dalser e Benito Mussolini: in mezzo il figlio Benito Albino

Alfredo Pieroni e il figlio segreto del Duce. Il triestino, cronista e scrittore, direttore del Resto del Carlino dal 1975 al 1977, è tornato al centro dell'attenzione grazie a Miss Fallaci, la serie Rai sulla prima parte della vita della giornalista e autrice fiorentina. Oltre a essere un protagonista del giornalismo della seconda metà del secolo scorso, Pieroni ha dato alla luce libri molto interessanti, in particolare quello su Benito Albino Mussolini. Figlio del Duce e di Ida Dalser, nato nel 1915. All'epoca, Mussolini era già un personaggio politico emergente e direttore del quotidiano L'Avanti. La relazione tra Mussolini e Ida Dalser fu intensa ma breve. Lei era una donna giovane, particolarmente bella e talmente intraprendente da aprire nel 1913 una attività a Milano: il "Salone Orientale d’Igiene e Bellezza Mademoiselle Ida".


Il piccolo Benito Albino Mussolini e la mamma Ida Dalser

Pieroni racconta che il salone viene accolto con entusiasmo dalle signore benestanti che vogliono farsi belle. L'esercizio commerciale funziona e Ida vuole far parlare di sé e della sua impresa. Così si rivolge ai giornali e a Mussolini che dirige L'Avanti e che probabilmente lei conosceva già. Il Duce ha una passione senza freni per le donne e ha collezionato storie e avventure. Tra l'altro è padre segreto di Edda, nata nel 1910, dal rapporto con Rachele. Ida finisce nella collezione di Mussolini e diventa sua amante.

Nel frattempo il Duce attraversa un periodo difficile ed ha lasciato il giornale. Lei è molto generosa. E' innamorata. Lo accoglie nella sua abitazione, vende il salone di bellezza e i mobili per pagare i debiti che il Duce sottoscrive per aprire il Popolo d'Italia. Lui la vuole sposare, lei non sa che è già padre e si uniscono con rito religioso. L'11 novembre 1915 nasce il piccolo Benito Albino.

Pieroni spiega che un documento del sindaco di Milano attesta che “la famiglia del militare Mussolini Benito è composta dalla moglie Dalser Ida e di figli numero uno”. Ma Mussolini davanti alle donne non è in grado di frenare e il 17 dicembre sposa Rachele, che è di nuovo incinta, con rito civile. Ida inizia una battaglia legale nei confronti del Duce, costretto dal tribunale a riconoscere Albino e garantire un sostegno.

Ormai tra i due è scontro aperto. Pieroni racconta che il Duce non vuole sentirsi perseguitato. Ordina il suo allontanamento con un decreto prefettizio nel 1917. Nel 1926 lei finisce in manicomio, prima a Pergine e in seguito a Venezia. Secondo le ricostruzioni i parenti riescono a vederla una sola volta. Nel 1937 muore disperata, senza poter riabbracciare suo figlio. E il ragazzino? La storia di Albino è ancora più drammatica. Pieroni scrive che prima fu affidato a diversi tutori e dopo la morte dello zio Arnaldo Mussolini, che si occupava di lui, viene adottato da Giulio Bernardi, un fascista di Trento, che gli fa cambiare il cognome in Bernardi. Ma resta la paura che possa esplodere uno scandalo e il ragazzo viene mandato a Shanghai. Il regime nonostante la lontananza non si sente ancora sicuro, così Benito Albino viene fatto rientrare in Italia nel 1935.

L'eventuale compimento della sua maggiore età sarebbe un problema perché avrebbe la disponibilità di 100mila lire di eredità che gli ha lasciato lo zio e potrebbe richiedere il suo vero cognome. Così quando arriva a Taranto viene prelevato e condotto in manicomio a Mombello. E' costretto a firmare un documento in cui chiede il ricovero e durante la degenza gli vengono somministrati trattamenti aggressivi a base di insulina. Diverse volte finisce in coma e il 26 agosto 1942 muore. Ha solo 26 anni e probabilmente ad essere fatali sono proprio i trattamenti in manicomio. 

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