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Il romanziere

Il conte di Montecristo. L'amico di Garibaldi: chi è lo scrittore Alexandre Dumas. Il grande autore, le donne e la Spedizione dei mille

La morte del padre quando era un bimbo, la passione per le signore, i due figli sulle sue orme

Giuseppe Silvestri

03 Febbraio 2025, 15:30

Alexandre Dumas

Alexandre Dumas e la serie Il Conte di Montecristo

Il Conte di Montecristo, chi ha scritto il romanzo? L'autore del celebre libro è stato Alexandre Dumas padre, nato il 24 luglio 1802 a Villers-Cotterêts. Padre perché anche suo figlio portava lo stesso nome. Dumas padre è uno dei più celebri scrittori e drammaturghi francesi, noto per i suoi romanzi storici e per il suo contributo al teatro romantico. Figlio di Thomas Alexandre Davy de La Pailleterie, un generale della Rivoluzione francese di origini miste (un marchese francese e una schiava haitiana), Dumas visse un'infanzia segnata dalla perdita precoce del padre, che morì quando lui aveva solo tre anni e mezzo.

Dopo la morte del padre, Dumas fu allevato dalla madre, Marie-Louise Labouret, in condizioni economiche difficili. Nonostante le limitate opportunità di istruzione, mostrò fin da giovane un forte interesse per la letteratura. A 21 anni si trasferì a Parigi e iniziò a lavorare come copista per Luigi Filippo, duca d'Orléans. La sua carriera letteraria decollò nel 1829 con il dramma Henri III et sa cour, che ottenne un grande successo e gli permise di dedicarsi completamente alla scrittura.

I critici negli anni hanno contestato la paternità di alcune sue opere. Secondo alcuni faceva ricorso ad altri scrittori, soprattutto Auguste Mguet. Recenti ricerche hanno dimostrato che tra i due c'era una stretta collaborazione. Dumas sceglieva il tema e modificava le stesure di Maguet. La paternità dei suoi scritti gli viene confermata, ma è probabile che senza aiuti non sarebbe riuscito a scrivere così tanto. 

Tra i suoi romanzi più famosi possiamo ricordare

  • I tre moschettieri (1844)
  • Vent'anni dopo (1845)
  • Il visconte di Bragelonne (1847-1850)
  • Il conte di Montecristo (1844)
  • La regina Margot (1845)
  • La dama di Monsoreau (1846)

Libri che hanno avuto un forte impatto sulla letteratura francese e non solo, ma sono stati anche fonte di numerosi film ed opere nel corso degli anni e lo sono tutt'ora. Ma sono soltanto alcune delle centinaia di opere realizzate, o comunque firmate, dallo scrittore. Alexandre Dumas è morto il 5 dicembre 1970 a Neuville-lès-Dieppe. Nel 2002 le sue ceneri sono state trasferite al Panthéon di Parigi, onorando così il suo contributo alla cultura francese. Grande amatore, ebbe molte donne e con due diventò padre. Dalla relazione con Catherine Labay, una sarta, venne alla luce Alexandre Dumas figlio, autore della Signora delle camelie, alla base del melodramma di Giuseppe Verdi La traviata. Dal rapporto con Anna Bauër, nacque invece Henry Bauër, giornalista e polemista.

Alexandre Dumas fu molto amico di Giuseppe Garibaldi. Entrambi uomini di grande passione e ideali, si conobbero nel contesto delle lotte per la libertà e l'indipendenza, creando un legame che avrebbe avuto ripercussioni significative nella narrazione storica del periodo. Dumas e Garibaldi si incontrarono per la prima volta a Torino nel gennaio del 1860. In quel periodo, Garibaldi stava preparando la sua famosa Spedizione dei Mille. Dumas, già affascinato dalle gesta del generale, si offrì di supportarlo procurandogli armi e munizioni. Non solo un amico, Dumas divenne anche un cronista attento degli eventi che si stavano svolgendo. Non si limitò a osservare; partecipò attivamente. Si unì a Garibaldi in Sicilia e contribuì logisticamente alla causa. Scrisse lettere a Garibaldi per informarlo della situazione e per incoraggiarlo nel suo cammino verso Napoli. La sua presenza fu fondamentale: portò con sé una goletta carica di armi e si adoperò per facilitare l'ingresso di Garibaldi nella capitale partenopea.

Dumas non solo supportò Garibaldi sul campo, ma immortalò anche le sue gesta attraverso la scrittura. Pubblicò due opere significative: Mémoires de Garibaldi (1860) e I garibaldini (1861). I testi sono considerati tra i primi reportage moderni, in cui Dumas racconta le avventure di Garibaldi con uno stile vivace e coinvolgente, ricco di aneddoti e testimonianze dirette. La sua narrazione contribuì a trasformare Garibaldi in un simbolo di giustizia sociale e libertà.

La relazione tra i due uomini era caratterizzata da una profonda ammirazione reciproca. Dumas vedeva in Garibaldi non solo un leader militare, ma anche un ideale incarnato di libertà e giustizia. La loro amicizia andava oltre il semplice rapporto tra scrittore e soggetto; era una connessione basata su valori condivisi e sull'impegno per la causa della libertàL'amicizia tra Alexandre Dumas e Giuseppe Garibaldi rappresenta un capitolo affascinante nella storia del XIX secolo. Attraverso il loro legame, Dumas ha contribuito a plasmare l'immagine di Garibaldi come eroe non solo in Italia ma anche in Europa.

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