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Santoro al Corriere: "Io in politica come un posteggiatore abusivo. Alleati? Solo chi vuole la pace"

Michele Santoro Il giornalista Michele Santoro

"Sono e resto un giornalista" e come politico "sono come un posteggiatore abusivo, ma posso essere utile per aiutare l'Italia a trovare un posto nel parcheggio della pace". Così Michele Santoro a una delle domande poste dal direttore del Corriere dell'Umbria e dei quotidiani del Gruppo Corriere, Sergio Casagrande, in un'intervista che verrà pubblicata nelle edizioni del 21 marzo. In merito al campo largo delle forze progressiste e a eventuali future alleanze per la lista Pace Terra Dignità creata proprio da Santoro insieme a Raniero La Valle e Marta Grande, afferma che "c'è la disponibilità" ma solo con chi si pone "l'obiettivo di uscire dalla guerra e di imporre il cessate il fuoco in Ucraina e in Medio Oriente". Santoro spiega, quindi, che l'impegno politico della sua lista è tutto per la pace e un eventuale ingresso di almeno un esponente della stessa lista nel Parlamento europeo vedrebbe come primo impegno lo "stop alla forniture di armi all'Ucraina e la ripresa della via diplomatica" nonché un "no all'esercito europeo".
Sui temi del cambiamento climatico e della conversione tecnologica, Santoro afferma che "se non si fa qualcosa subito arriveranno sulle nostre coste non migliaia di migranti, ma più di un miliardo di migranti climatici". Per quanto riguarda, poi, le prossime regionali in Umbria attese in autunno, l'ex conduttore Rai non esclude la possibilità della partecipazione di una lista Pace Terra Dignità.