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Arezzo, condannato a 2 anni e 8 mesi: "Occultò cadavere"

Sentenza in tribunale Sentenza in tribunale

Il tribunale di Arezzo ha condannato a 2 anni e 8 mesi un uomo finito a processo per occultamento di cadavere. Secondo il capo di imputazione avrebbe spostato il corpo di un 46enne morto per overdose da una casa, dove era avvenuto il decesso, ad un boschetto, lasciandolo all'interno di un furgone.
I fatti risalgono al lontano 2016 a Castelnuovo dei Sabbioni nel comune di Cavriglia, in Valdarno. Cinque le persone tratte a giudizio con diverse contestazioni, in seguito alle indagini e alle rivelazione di uno di essi, preso dal rimorso, che raccontò quanto avvenuto in quella notte di giugno.
La persona condannata a 2 anni e 8 mesi doveva rispondere anche di omissione di soccorso. Nessuna contestazione riferita alle sostanze stupefacenti. Il 46enne quella notte si sentì male, non vennero chiamati i sanitari e morì. Non rientrato a casa, la mattina successiva i familiari che lo cercavano, fecero la tragica scoperta nel luogo appartato dove si trovava il suo furgone. Il cadavere era stato trasportato dopo il decesso per evitare guai.
L'autopsia fece sorgere dubbi e sospetti. Il caso seguito dai carabinieri e dalla procura di Arezzo si è trascinato nel tempo fino alla sentenza di primo grado del giudice Ada Grignani. Condannato per omissione di soccorso a 6 mesi un altro uomo, assolti gli altri tre in quanto non sono emerse in modo chiaro le responsabilità.