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Arezzo, uccise vicino di casa che lo attaccava con escavatore: fissata udienza, richiesta danni

L'escavatore e la casa L'escavatore e la casa

Accusato di eccesso di legittima difesa, l'uomo che ha ucciso il vicino di casa che gli buttava giù l'abitazione con l'escavatore comparirà davanti al giudice di Arezzo il prossimo 11 giugno. Udienza chiave quella dal gup Claudio Lara, con la difesa di Sandro Mugnai che punta a dimostrare che i colpi di carabina che raggiunsero Gezim Dodoli, il 5 gennaio 2023, furono una reazione non condannabile, conseguente all'attacco ingiusto e violento, un'azione per difendere se stesso e la famiglia.
Di contro, i familiari della vittima, parti offese, moglie, figli e fratello, si accingono a costituirsi parte civile e hanno chiesto il sequestro conservativo dei beni dell'indagato in vista di un possibile risarcimento danni: istanza che non ha avuto al momento seguito.
Il fatto avvenne a San Polo, la sera prima dell'Epifania. Tra i due c'erano ruggini. Dodoli, albanese 59enne, azionò il mezzo meccanico e prima danneggiò le auto in sosta dei Mugnai quindi si diresse verso la casa. Mugnai, 54 anni, artigiano, sparò. La dinamica del tragico episodio ha dato luogo a due interpretazioni opposte: il giudice Giulia Soldini, che scarcerò l'uomo, ha qualificato l'episodio come legittima difesa, il pm Laura Taddei, titolare dell'inchiesta, parla di reazione sproporzionata e chiede il processo.
L'11 giugno al giudice dell'udienza preliminare Claudio Lara il compito di stabilire se Mugnai deve essere giudicato o va applicata la scriminante della legittima difesa.